20 febbraio 2008

Rignano, parla una bambina "Maestre cattive? Lo disse mamma" - cronaca - Repubblica.it

Rignano, parla una bambina "Maestre cattive? Lo disse mamma" - cronaca - Repubblica.it

ROMA - Il disarmante racconto di una bambina di 5 anni rischia di far traballare il quadro accusatorio dell'inchiesta sull'asilo dei presunti orrori di Rignano Flaminio: "Le maestre sono cattive perchè dicevano cose brutte ai bambini...", racconta la piccola. "Me lo ha detto la mamma... Io non c'ero alle gite con i compagni... Alla mamma l'ha detto un'altra mamma di un bambino".

Si parlò di "bocciatura dell'impianto accusatorio" già una volta, il 10 maggio dello scorso anno, quando il tribunale del riesame ordinò la scarcerazione dei sette inquisiti: quattro maestre, il marito di una di loro, una bidella e un benzinaio cingalese.

Ora ci sono la parole della bambina che pesano come macigni sulla teoria della procura. Interrogata dal giudice attraverso la mediazione di una neuropsichiatra infantile, in un'atmosfera di familiarità, tra giocattoli e libri colorati, la piccola ha parlato di "maestre cattive che dicevano cose brutte ai bambini", ma ha ammesso che a suggerirle certe cose è stata sua madre. La bimba, una dei 19 minori ritenuti sessualmente abusati, ha negato di aver partecipato alle "gite scolastiche" come gli scolaretti chiamano i trasferimenti dalla scuola alla casa di una delle maestre dove sarebbero avvenute le violenze: "Delle gite, ne ho solo sentito parlare dai miei compagni di scuola".

La dichiarazione della bambina, ritenuta da in un precedente esame, un teste valido, alimenta i sospetti nutriti fin da subito dai legali degli indagati: "Si conferma quello che andiamo dicendo da un anno e mezzo", ha osservato l'avvocato Giosuè Naso, difensore della maestra Silvana Magalotti. "Questo processo è basato sulla suggestione evocata da uno o due genitori. Genitori - ha aggiunto - che non hanno saputo elaborare con equilibrio e maturità alcuni segnali di disagio manifestati dai loro piccoli". Dello stesso tenore anche le parole dell'avvocato Domenico Naccari, difensore di un altro indagato, il cingalese Khelum Weramuni Da Silva: "La testimonianza della bambina, conferma l'inconsistenza del quadro accusatorio".

(19 febbraio 2008)