TERRORISMO/ BR, TRIB. SORVEGLIANZA: NIENTE DOMICILIARI A BANELLI | Cronaca | ALICE Notizie
Roma, 24 gen. (Apcom) - Il tribunale di sorveglianza di Roma ha rigettato l'istanza per la concessione della detenzione domiciliare a Cinzia Banelli, la ex 'compagna So' delle Nuove Brigate rosse, responsabili degli omicidi di Marco Biagi e Massimo D'Antona. La richiesta, è stata discussa il 18 gennaio scorso, dai legali della donna dopo l'inclusione nel programma di protezione previsto per chi collabora con la giustizia. Grazie alla confessione della Banelli fu possibile, tra l'altro, per gli inquirenti, accedere al computer palmare di Nadia Desdemona Lioce, nel quale il capo dell'organizzazione terroristica teneva l'intero archivio delle Br.
Il tribunale di sorveglianza potrebbe aver ritenuto precoce l'istanza dei difensori, visto anche che la Banelli ha usufruito di un solo permesso, all'inizio del mese di gennaio. In ogni caso l'istanza potrebbe essere rinnovata tra qualche mese. I legali della donna di sicuro, comunque, non impugneranno la decisione. Il sostituto procuratore generale, in udienza, aveva dato parere favorevole.
La Banelli, che lavorava in un ospedale di Pisa, è stata arrestata il 24 ottobre 2003, sette mesi dopo la cattura di Nadia Desdemona Lioce, presa sul treno Roma-Firenze in seguito alla sparatoria in cui morirono l'agente della Polfer Emanuele Petri e il br Mario Galesi. Poi, la Banelli, nell'estate 2004, dopo aver partorito un figlio mentre era in carcere, cominciò a collaborare con gli inquirenti. Da tempo la donna si trova nella casa circondariale fiorentina di Sollicciano. La Banelli deve scontare 12 anni per il concorso nell'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona e attende di essere nuovamente giudicata, dopo l'annullamento della Cassazione, per il delitto dell'economista Marco Biagi.
PRIVACY DAILY 24.06.2025
1 giorno fa