14 gennaio 2008

Filmare i rapporti sessuali col partner anche senza il suo consenso non è reato Corriere della Sera

Filmare i rapporti sessuali col partner anche senza il suo consenso non è reato Corriere della Sera

ROMA - Filmare i rapporti sessuali con il proprio partner senza averne precedentemente chiesto il consenso non rappresenta una violazione della privacy e dunque non significa commettere reato. A patto che il nastro rimanga fra le mura domestiche e che non venga mostrato ad altri. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la sentenza 1766, ha assolto «perché il fatto non sussiste» un 49enne romano che non solo aveva ripreso le sue serate piccanti con la convivente, ma le aveva anche registrate.
«IL MIO ULTIMO PENSIERO PER TE» - Però aveva avuto il buon gusto di non diffonderle e di non mostrarle ad altri. Le aveva incartate e regalate alla ex compagna quando si erano lasciati: «È il mio ultimo pensiero per te», aveva scritto sul biglietto di addio. Insomma, la V Sezione penale ha annullato la condanna a quattro mesi di reclusione inflitta dalla Corte d'Appello capitolina perché, spiega la sentenza, i giudici di merito hanno ricostruito il fatto «che le vicende sono state registrate all'epoca in cui l’imputato che ha operato le riprese e la persona coinvolta convivevano, e che le immagini di cui la prima disponeva non risultano diffuse, ma solo rimesse all’altra, non si ravvisano quindi estremi di reato».
14 gennaio 2008